Recensione Libro: L’altra Verità. Diario di una diversa.

IMG_20170319_224618.jpg

Trama:

Un alternarsi di orrore e solitudine, di incapacità di comprendere e di essere compresi, in una narrazione che nonostante tutto è un inno alla vita e alla forza del “sentire”. Alda Merini ripercorre il suo ricovero decennale in manicomio: il racconto della vita nella clinica psichiatrica, tra elettroshock e autentiche torture, libera lo sguardo della poetessa su questo inferno, come un’onda che alterna la lucidità all’incanto. Un diario senza traccia di sentimentalismo o di facili condanne, in cui emerge lo “sperdimento”, ma anche la sicurezza di sé e delle proprie emozioni in una sorta di innocenza primaria che tutto osserva e trasforma, senza mai disconoscere la malattia, o la fatica del non sentire i ritmi e i bisogni altrui, in una riflessione che si fa poesia, negli interrogativi e nei dubbi che divengono rime a lacerare il torpore, l’abitudine, l’indifferenza e la paura del mondo che c’è “fuori”. Continua a leggere

Bombe da bagno CIEN

Il marchio Cien è venduto nella catena LIDL ed è famosa per essere super low-cost. Per questo motivo ho acquistato diversi prodotti negli anni, un esempio è il rossetto berry che ho recensito QUI o il KIT Acqua.

IMG_20170218_190104.jpg

Le bombe da bagno le ho acquistate davvero per una palla di fumo contando che 3 mi sono costate solamente 1.49 euro.
Quindi è stato irrefrenabile l’acquisto. Continua a leggere

Recensione Libro: Sabine. Danza d’inverno.

sabine

Trama:

In questa avventura fantasy carica di brio e di magia, la giovane e determinata Sabine scopre che i bambini dell’orfanotrofio dove lavora come volontaria sono destinati ad un triste futuro che metterà in pericolo le loro giovani vite. Il tentativo di salvare i bambini con l’aiuto di un misterioso ed affascinante “galeotto”, di un pupazzo animato, e dei suoi innati poteri dono dell’Immortale Har, si trasformerà per Sabine in una missione che la porterà a sfidare le più alte autorità della Repubblica di Akora durante una magica “danza d’inverno”. Continua a leggere

#ViraVox guadagnare con i social!

bloggif_58c988649f219
ViraVox è un modo divertente e creativo per guadagnare!
Attraverso la piattaforma si può partecipare alle campagne creative. Tutti possono fornire contenuti, poi viene stilata una classifica e in base alle votazioni degli altri utenti si ottiene il pagamento! 🙂 Basta condividere sui propri social per cominciare a guadagnare! 😀
#ViraVox

Recensione Libro: L’anno che uccisero Rosetta

IMG_20170314_222926.jpgGenere: letteratura italiana
Listino:€ 11,00
Editore:Sellerio
Collana:La memoria
Pagine:192

TRAMA

Anni ’60. Inverno. In un piccolo paese nelle Alpi piemontesi giunge un commissario di polizia con l’incarico di indagare sulla morte di una ragazza del luogo, Rosetta, avvenuta nel 1944. L’indagine deve svolgersi in gran segreto e il commissario ha come unico referente l’anziano sindaco del paese: per motivi a lui oscuri, nessun altro deve essere informato dell’inchiesta in corso. Al protagonista non rimane che ascoltare le disordinate chiacchiere del sindaco e, attraverso esse, cercare di ricostruire i fatti così come essi si svolsero oltre vent’anni prima. Ma quella del sindaco non è certo una cronaca fedele, e l’omicidio ha radici molto più antiche, radici che affondano nella storia del paese e della Savoia. Continua a leggere

Pagina di Diario.

Non so se avrò mai il coraggio di pubblicare questo post. In fondo se lo scrivo probabilmente lo farò.
Questo articolo nasce per l’ispirazione dovuta a un po’ di letture nei vari blog.
E dal momento che sembro allergica alle challenge ho deciso di scrivere a braccio qualcosa di me.
Probabilmente nessuno leggerà questa pagina (posto che venga pubblicata), non ci saranno domande, se non risposte aperte e forse un po’ leggere.

Questo blog è nato in un periodo della mia vita che mi sembrava di aver perso tutto. Avevo mollato l’università, subito un lutto importante, e cominciavo a sentire di aver perso la bussola. Non posso dire con certezza di aver ritrovato la bussola ma scrivere mi ha sempre dato un senso di sollievo.

Una volta ho detto ad Ale, il mio ragazzo, che scrivo solo quando sono triste o non sto bene. Non è per forza un vero e proprio malessere il mio, è più un bisogno di tirar fuori qualcosa che mi marcisce dentro. E l’unico modo che mi da occasione di metabolizzare quello che mi sta accadendo nel profondo è la scrittura.

Grazie a questo piccolo spazio mi sono rialzata. Ho cominciato a fare ciò che amo fare; scrivere.

E’ sempre stata una passione quella della scrittura, anche se non ho mai creduto in questa cosa. Non so definire se sono capace di scrivere o meno, se riesco a trasmettere emozioni o semplicemente se riesco a suscitare qualcosa in chi legge. So solo come mi fa sentire. Leggera.
Non so se ho una qualunque dote. Me la cavo in diverse cose ma non eccello in nessuna. Forse è per questo che la scrittura non diverrà mai una professione.
In più sono sempre stata molto gelosa di quello che scrivo. Ho sempre scritto più per me che per gli altri.
Non che non abbia provato a pubblicare qualcosa negli anni. Ho partecipato a qualche concorso letterario gratuito, ma ovviamente non mi sono mai classificata.
Un giorno ho mandato un mio racconto, l’unico che io sia riuscita mai a finire, e ho ricevuto una risposta positiva. Se essere pubblicati pagando 1200 euro possa considerarsi positiva.
Così ho maturato l’idea che nessuno avrebbe creduto in me, anche se per prima non credo io in me stessa.

Forse non ho abbastanza cose da dire, abbastanza esperienze interessanti da raccontare, forse la mia vita è stata troppo vuota. Le avventure più belle le ho vissute nei libri degli altri.
Non so quale tipo di problema ci sia in me. Mi nascondo dietro ad una maschera cucita addosso che mi sta stretta, ma di cui non riesco a fare a meno.
Sono convinta che si debba scrivere solo di ciò che si conosce, quindi di cosa potrei mai scrivere io?
Sono un enorme disastro. Mi aspetto troppo da tutti, mi aspetto troppo dalla vita, con la pretesa che forse anche io merito qualcosa.

Per anni mi sono aggrappata all’idea del Destino. Convinta che ogni avvenimento mi stesse portando esattamente dove dovevo essere. Crescendo ho cambiando quasi totalmente idea. La parte romantica e positiva di me è convinta che un senso c’è, la parte più razionale invece comincia a credere che se vuoi qualcosa devi essere tu l’unico artefice.
Perché se vuoi raggiungere un obiettivo non puoi aspettare passivamente che arrivi a citofonarti a casa.

Probabilmente sto solo vaneggiando. E’ quasi mezzanotte e dovrei andare a dormire. Ma non è colpa mia se la voglia di scrivere di notte è più forte. Spesso di notte mi invento le storie migliori. Ma il raziocinio non mi permette di accendere il pc ed iniziare a scrivere un romanzo. E poi a che servirebbe? Sarebbe un’altra cosa non conclusa nella mia vita.
Non sono capace di terminare qualcosa. Ogni cosa che inizio non la porto mai a termine, o questo è quello che gli altri mi fanno notare. Non che non abbiano ragione! Anzi.

E così, forse, sapete qualcosa in più di me. Una serie di pensieri sconnessi che non so esprimere meglio. Uno sfogo a cuore aperto che non raggiungerà mai nessuno.

Alessandra

Pulisci pennelli con oggetto riutilizzato :)

Piccola idea della domenica.

Io non ho un vero e proprio lava pennelli così un piccolo oggetto che teoricamente finirebbe nella spazzatura ha colpito la mia immaginazione.

Si tratta del piccolo “vassoietto” se così lo possiamo definire che contiene la deliziosa tortina Mooncake *-*

img_20170305_145613 Continua a leggere